Project Description
È impossibile riassumere in poche righe le innumerevoli partecipazioni di Mosè ad esposizioni e mostre internazionali; si può però ricordare come già all’inizio degli anni ’70 egli avesse inanellato diversi successi, dipingendo opere che entreranno immediatamente nell’immaginario iconografico del suo tempo. Nel 1871 è eletto consigliere dell’Accademia di Brera e nel 1874 vince il prestigioso Premio Principe Umberto. Comincia ad affrontare in questi anni il vivace, quanto fruttuoso, genere pittorico “Neosettecentesco” che riscuoterà un grande successo tra il grande pubblico. Anche la sua splendente pittura “a fresco”, con suggestioni venete e tiepolesche, lo porta alla realizzazione di rilevanti commissioni private e pubbliche tra cui, nel 1883, la decorazione della Sala Reale della Stazione di Monza. Altrettanto grande è la sua fama di ritrattista, che però il Bianchi non esporta oltre il limes lombardo. L’unico luogo che Bianchi frequenterà con assiduità, al di fuori dei confini natali, fu l’amatissima Chioggia che a partire dal 1879 (sino alla metà degli anni ’90), divenne scenario di molte sue sperimentazioni, sempre accanto ai dipinti di paesaggio urbano della sua città d’adozione, Milano.