Project Description
Anche per l’Archivio Mosè Bianchi, come per quelli di Pompeo Mariani e di Elisabetta Keller, il “tesoro” più importante sono le centinaia di lettere autografe del pittore. Questa moltitudine di pagine di testimonianze dirette vissute dal suo protagonista ci raccontano di avvenimenti artistici importanti, ma anche di episodi più personali e familiari, dandoci un quadro di quello che un “professionista dell’arte” doveva affrontare nella sua quotidianità. In esse si può leggere la storia personale e professionale di Mosè Bianchi, ma anche una parte della storia e delle vicende di Milano, la città dove il grande pittore brianzolo ha vissuto per quasi tutta la sua esistenza; ma più in generale si può ricostruire, da un punto di vista privilegiato, la temperie culturale che si respirava negli anni ’70, ’80 e ’90 dell’Ottocento, con tutti i suoi risvolti umani e gli episodi di cronaca pubblica consegnati dagli studi successivi, in forma più ufficiale, alla storia dell’arte.